Questa mattina,
se non fosse stato per i miei due felini che la pappa
reclamavano, io sotto le coperte al calduccio me ne restavo .
Dopo un poco, vedendo il mio gatto tutto
teso e immobile che aspettava, mi son chiesta a cosa lui sperasse in quella precisa attesa.
Non sapendo, mi son mossa camminando verso lui che dritto
stava sulla sedia del balcone.
Ho guardato fuori anch’io, e vi dico, che meraviglia! Un
chiarore, uno splendore.
Tutta notte ha
nevicato, ricoprendo tutto in bianco, sia sui tetti sia giardini.
La, su un albero tutto nudo ma bianco di neve
ricoperto, se ne stava accovacciato e tutto solo, un povero nero uccello, era
un Merlo freddoloso!
Mi son detta: “Ecco il gatto cosa aspetta e tanto spera! ”
Il povero Merlo è rimasto su quell`albero per quasi un’ora.
Mentre il gatto con sua falsa indifferenza, con lo
sguardo la sua sperata preda non mollava.
Ogni tanto io sbirciavo verso il Merlo con un unico
pensiero, era quello di salvarlo, sia dal gatto sia dal freddo.
La morale poi è questa, “ Io ti salvo dal mio gatto, chi
ti salva poi dall’altro?”