Aiutateci a vivere... "Italiani"

Cosa é diventato dell´italiano che ho lasciato in Italia quand´ero piccola? Quando vado in Italia o quando ascolto qualche dibattito oppure leggendo cartelli o etichette in Italia, non mi raccapezzo più. Va bene il fatto di noi che viviamo all´estero, se scrivendo o parlandolo dopo tanto tempo sbagliamo grammaticalmente qualcosa, ma a sentirlo e leggerlo capiamo cosa è sbagliato o cosa non viene più parlato. Come odio sentire parlare le genti, e spesso non capisco perché se stanno parlando in italiano ogni dieci frasi devono aggiungere qualche frase in “inglese” quanto odio sentire storpiare la nostra bellissima madre lingua “L´italiano” chiunque come me, che vive all´estero, potrebbe testimoniarvi di quanto L´italiano sia amato in tutto il mondo. Quando noi parliamo il nostro italiano accanto ( non akkanto ) a chi non capisce la lingua, li vediamo ascoltarci con occhi ( e non okki ) sbarrati senza battere un ciglio, dicendoci poi che la nostra lingua è come una melodia. Ogni frase pronunciata è come una nota musicale. Oggi si usa il linguaggio dei giovani, o di quello che ha portato i giovani a cambiare, a sintetizzare la nostra bellissima lingua, il risparmio del costo di un sms. Così sintetizzando il messaggio, per il solo motivo di risparmiare, le nostre belle lettere come la “C” diventa “K” ( ke gn Ske ) perdendoci nel tempo tutta la melodia dalle nostre lettere. Cosa fa lo stato italiano? Invece di andare a pranzare a soli 50 metri di distanza con la macchina, risparmiassero un poco di benzina portandosi ogni tanto il mangiare da casa o andandoci a piedi al ristorante, e dessero ai ragazzi più possibilità ad allungare il loro sms, ma salviamo L`italiano per favore. Un appello da chi (costretto a vivere all`estero) ama più di chiunque altro L`Italia e la lingua italiana: voi genitori,fratelli maggiori,parenti o politici, non copiate dai ragazzi, loro sono solo il vostro riflesso. Cercate di tenere a testa alta L`Italia e la sua lingua preziosissima. Date buon esempio ai ragazzi ad usare la nostra Grammatica. L`evoluzione è, si giusta ma evoluta al modo giusto. Ringraziare qualcuno fa sempre bene ma, ditegli Grazie e non grz. Un saluto a tutto il mondo in italiano. Ciao

6 Responses to “Aiutateci a vivere... "Italiani"”

dtdc ha detto...

che bel post, Rosa! la nostra è una lingua bella e difficile, forse la più difficile tra le lingue. Molti vorrebbero tornare al dialetto. Quest'ultima cosa mi sembra eccessiva. Un caro saluto!

Un tocco di Rosa ha detto...

Grazie Bruno per il tuo gentile commento. be, più che tornare ai dialetti, come ho detto nel mio post,ho la paura che sparisca del tutto la bellezza della nostra lingua. anche a causa della convivenza multiculturale. Un caro saluto.
Rosa

Antonio Murabito ha detto...

Mi trovi in perfetta sintonia con te. Occorre non solo mantenere la lingua italiana viva e libera da inutili contaminazioni, senza però arrivare al totale ostracismo delle parole straniere, quando queste esprimono con maggiore efficacia della nostra lingua concetti non ompiutamente esprimibili in italiano.
Deprorevole è anche la cattiva abitudine di anglicizzare parole latine che dovrebbero essere pronunciate correttamente:
un esempio per tutti plus, che viene sempre più spesso pronunciato "plas".
Ti immagini il detto latino "non plus ultra", entrato diffusamente a buon diritto nella nostra lingua, storpiato in "non plas ultra"?
Altro esempio di impoverimento l'eclissi di "codesto", che dovrebbe indicare vicinanza in chi ascolta, ormai adoperato solo dai toscani. E la differenza tra "tra" e "fra", anch'essa destinata all'oblio e che ho descritto in un mio posto del 7 dicembre 2007 dal titolo: "Distinguo: Tra o fra?", che riassumo brevemente:
Fra esprime vicinanza nel tempo e nello spazio, accordo, comunanza di sentimenti e/o interessi.
Tra indica lontananza, disaccordo.
Non vorrei essere annoverato tra i pedanti, ma credo sia preferibile un eccesso di cura che il totale disinteresse nei confronti del possibile declino della nostra amata lingua.

Un tocco di Rosa ha detto...

Antonio,mi fa piacere di non essere la sola a pensarla così sull`italiano. Penso che ce ne saranno migliaia che la pensano come noi, mah non anno più la forza di dirlo, in un certo modo si sono arresi. Qui penso alle persone anziane, poverine, che magari spesso devono andare a chiedere che significhi quella parola detta in inglese mentre ascoltava parlare in italiano oppure le scorciatoie cellularesche che vengono prese, incredibile. A questo punto credo che il futuro proponga solo cervelli accorciati e ristretti, tanto a tutto penseranno i “Robot“.
Il resto lo hai detto già perfettamente tu Antonio.
Ti ringrazio di essere passato da me. Buone cose.
Rosa

Miriam ha detto...

Mi aggiungo al tuo pensiero di ribellione cara Rosa! Concordo anch'io con forza col tuo pensiero e con quello di Antonio Murabito(bè Nino, le nostre strade s'incrociano con piacere anche in questo interessante e nuovo blog!).
Purtroppo assistiamo ad un impoverimento sempre più progressivo della nostra Lingua Italiana, sempre di più si fa meno caso alla forma e alla salvaguardia del patrimonio culturale e storico che caratterizza le fondamenta su cui si basa la nostra lingua, parlata e scritta!
Per non parlare di quanti ragazzini e adolescenti maltrattano e mutilano le parole, come dici tu anche attraverso un parlare e un relazionarsi e comunicare secondo lo stile "sms". Hai notato che anche nei commenti tra bloggers si sta diffondendo questa insana e sbrigativa abitudine?
Io, purtroppo rappresento l'esatto opposto e ti chiedo scusa per la lungaggine....
Un caro arrivederci!

Un tocco di Rosa ha detto...

Si Miriam,mi sono accorta di questo fenomeno, di come anche nei commenti frá bloger, si diffonde l´abitudine di accorciare le parole.chissá, forse se siamo in molti ad insistere su queste storpiature, la nostra battaglia,non resterá invana. Vero che anche la lingua debba evolvere, ma non per questo bisogna farla sparire.
Miriam, ti ringrazio moltissimo per la tua partecipazione. Un abbraccio e spero a presto.

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