"Chissà come si divertivano"

Prendiamoci un poco di tempo per la nostra mente. Sta per accadere davvero...quello che vi allegheró qui sotto, sfortunatamente sta per accadere.. la maggior parte di noi sta gia dimenticando cosa vuole dire leggere un libro rilassarsi ovunque si voglia con un buon LIBRO in mano. Leggere, lasciarsi andare con la fantasia. Trovarsi in posti tropicali o in un sahara.. giocare a fare i Detective e scoprire alla fine che il colpevole é il giardiniere. Magari tremare d´amore per quel bellissimo mendicante che dopo averci fatto sognare é innamorarci di lui, scopriamo che é un principe.. il nostro principe. Lottare,combattere nelle piú lontani galassie. Essere testimoni di terribili battaglie stellari. Galoppare al fianco di Tex Willer,Buffalo Bil, insieme al loro amico Kit Carson. Non lasciamoci trasportare troppo dalla tecnologia computerizzata,non lasciamoci comandare dai Roboter. Sappiamo essere noi ad usare loro quando vogliamo, é in necessitá. Non li usiamo quando vogliono loro, ci ruberebbero anche la volontá di vivere. Di questa volontá di vivere ne abbiamo bisogno, ora é in futoro, sempre.......Rosa C.
 C. ______________________________________________________________________ "A SCUOLA NEL 2000? CHISSA’ COME SI DIVERTIVANO! O NO?! Tra gli educatori un pensiero è molto diffuso e fa quasi terrore: che ci sia qualcosa di disumano nell'istruzione a opera della macchina. Perchè? Perchè, rispondiamo tutti in coro, la macchina è fredda e rigida e non può in alcun modo capire le necessità del bambino e degli adolescenti. Eppure c'è incontestabilmente attorno a noi un gran movimento: il rincorrersi frenetico di novità nel mercato tecnologico, il boom di internet, le battaglie strategiche per il controllo della telefonia mobile sono alcuni indici significativi, ma ve ne sono mille altri meno eclatanti. Stanno vertiginosamente cambiando i contesti, le forme, i contenuti, le regole, gli stili, gli scopi della comunicazione. E la scuola? Su questa movimentata scena non può permettersi il lusso di fare da semplice comparsa. Ma come sarà dunque quella del domani? Si adeguerà o scomparirà, lasciando il posto a un’istruzione del tutto automatizzata, a misura di allievo? Nel 1951 Isaac Asimov scrisse un significativo racconto intitolato “Chissà come si divertivano”. Era lungo solo un migliaio di parole e aveva una trama semplice. Due bambini del ventiduesimo secolo trovano un vecchio libro che, tra le altre cose, descrive le caratteristiche del sistema scolastico del ventesimo secolo. Con enorme sorpresa scoprono che una volta i bambini si recavano in gruppo in speciali edifici per venire sottoposti a un'istruzione comunitaria impartita da insegnanti umani. Poi la bambina più piccola, Margie, ritorna alla propria casa, dove l'insegnante computerizzato è in attesa di continuare il suo lavoro con lei sulle frazioni proprie, e la storia si conclude con un nostalgico pensiero per la “vecchia” scuola del 2000: che bello, chissà come si divertivano! Eppure ne sono certa: con tutto il rispetto per la fertile fantasia di Asimov, nessuna rivoluzione nella scuola potrà realizzarsi, se non passando attraverso la mediazione degli insegnanti (in carne ed ossa!). Certo, poverini, mica si divertono tanto però…" Clicca sui Link qui giú.

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